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Tecniche complementari

Le tecniche complementari, come dice anche il nome, sono utilizzate principalmente in supporto alle tecniche principali della Medicina Tradizionale Cinese, come l’agopuntura e il massaggio Tuina; molto più raramente, possono essere utilizzate come tecniche principali di alcuni trattamenti. Alcune di queste sono più antiche dell’agopuntura e della Cina stessa e venivano utilizzate anche dalle medicine popolari di altri paesi.

Nello specifico la medicina cinese utilizza la moxibustione, la coppettazione, il martelletto fior di pruno, il guasha e l’auricoloterapia. Sono tecniche che devono essere eseguite da operatori esperti, poiché non sono di banale utilizzo e possono lasciare segni temporanei come rossori, bogne e striature.

Tecniche complementari
Tecniche complementari: Moxibustione

Moxibustione

In Cina viene chiamata Zhen “agopunto” Jiufa “tecnica con calore”, mentre il termine internazionale “moxa” deriva invece dal giapponese Mogusa. Questa tecnica utilizza coni o sigari composti da lana di artemisia, i quali, una volta accesi, producono su punti e zone un forte calore, che riesce a penetrare in profondità. Oggi esistono anche altri strumenti, come le lampade di moxa, che evitano alcuni inconvenienti come fumo e odori.

Siccome la specialità della moxa è scaldare, in Medicina Tradizionale Cinese è particolarmente utilizzata nelle sindromi da freddo e da deficit di Yang e Qi. Il calore è inoltre molto efficace nell’eliminare i blocchi energetici e nel far circolare Qi e sangue in tutto il corpo.

Coppettazione

In Cina viene chiamata Baguanzi oppure Jiaofa “tecnica delle corna”, perché originariamente si utilizzavano corna di bue o di bufalo. Oggi ne esistono di varie dimensioni e di molti tipi: bambù, plastica e vetro.
Questa tecnica era già presente in diverse culture dell’antichità: greci, romani, turchi, ottomani e anche italici. Certe popolazioni la utilizzavano anche per rimuovere pus, veleni, ecc.
La tecnica prevede di posizionare le coppette su alcuni punti e zone del corpo e, creando un vuoto d’aria all’interno delle stesse, farle aderire alla pelle.

Il punto di forza di questa tecnica, che funziona molto bene con le tensioni muscolari, è quello di disperdere e muovere. Le coppette aiutano infatti a portare verso l’esterno, fare spazio e creare vuoto; sono ottime nel regolare l’equilibrio del corpo, tonificare le difese esterne, drenare i meridiani e lubrificare le articolazioni (ripristinano una corretta circolazione di Qi e sangue).

Tecniche complementari: Coppettazione
Martelletto fior di pruno

Martelletto fior di pruno

Questo piccolo martello presenta sulla testa una serie variabile di aghetti che hanno lo scopo di stimolare un’iperemia su alcuni punti e zone della pelle. Anche se non penetra nei tessuti come l’agopuntura, tra le tecniche complementari questa viene utilizzata meno poiché molte persone sono timorose degli aghi.
Il martelletto viene applicato perpendicolarmente rispetto alla cute e, con un movimento ritmico ed elastico, si eseguono una serie di battute per richiamare più sangue nella zona.

Questa tecnica può trattare una grande varietà di disturbi ed è specializzata nell’eliminare le stasi e ripristinare una corretta circolazione di Qi e sangue.

Guasha

Guasha o Guafa significa letteralmente “metodica di grattamento”: Gua sta per “raschiare, grattare” e Sha indica “l’eruzione cutanea rossa e rilevata come un granello di miglio”. Utilizzando un qualsiasi strumento dal bordo arrotondato (spatola, cucchiaio, tappi dei barattoli, ecc.) o delle pietre levigate, si gratta la pelle fino a farla diventare rossa. In Occidente era una tecnica sconosciuta fino a qualche anno fa.

La sua azione principale è eliminare la presenza di agenti esterni (caldo, freddo, vento) a livello superficiale, rinforzando nel contempo le difese. La sua specialità è disostruire e drenare i meridiani dalle stasi e dagli agenti esterni; di conseguenza è un ottimo supporto in tutte le problematiche legate agli agenti atmosferici come torcicollo, insolazione, raffreddore, cervicalgie, ecc.

Guasha
Auricoloterapia

Auricoloterapia

Tecnica della Medicina Tradizionale Cinese che consiste nella stimolazione di specifici punti presenti nell’orecchio. Per la stimolazione vengono utilizzati diversi metodi, tra cui l’applicazione e pressione di semi di vaccaria o di sferette (anche magnetiche).

Questa tecnica veniva già utilizzata in Cina nell’antichità, ma si è diffusa particolarmente negli anni Cinquanta quando un medico francese, Paul Nogier, osservò come i suoi pazienti affetti da sciatica ottenessero ottimi risultati sottoponendoli alla scarificazione di un punto dell’orecchio.

L’orecchio è una zona molto ricca di terminazioni nervose e sangue: rappresenta un microsistema dell’organismo con il quale è possibile influenzare le varie funzioni e parti di tutto il corpo.